Vertice Pdl-Lega oggi pomeriggio, in via dell'Umilta'. Il segretario Angelino Alfano ha incontrato il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, alla presenza dei coordinatori nazionali del partito, Denis Verdini e Ignazio La Russa, i capigruppo Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto e i vice Massimo Corsaro e Gaetano Quagliariello. Sul tavolo innanzitutto il ddl di riforma costituzionale che la Lega presentera' domani al Cdm. A quanto si apprende da fonti della maggioranza, il clima non e' stato cosi' disteso. Lo stato maggiore pidiellino avrebbe fatto notare che la riforma va scritta insieme e non intende giocare un ruolo secondario sui temi che piu' gli stanno a cuore, a cominciare da quello sulle province.
Il Pdl, infatti, raccontano sarebbe sempre piu' tentato di giocarsi la carta dell'abolizione delle province per dare un forte segnale anti-casta nel nome dei tagli alla politica. 'Vogliamo far sentire la nostra voce su alcuni temi fondamentali come le province, chiedendo con modifiche sostanziali alla bozza Calderoli', dice un esponente pidiellino che ha partecipato al summit. L'incontro e' stato anche l'occasione per fare il punto sullo stato dei rapporti con il Carroccio dopo lo 'strappo' consumato sul si' all'arresto di Alfonso Papa.
Alla richiesta di chiarimenti avanzata dai berlusconiani, raccontano fonti del Pdl, Calderoli avrebbe manifestato imbarazzo, non nascondento la sua contrarieta' al voto di ieri. I vertici di via dell'Umilta' (assente Silvio Berlusconi impegnato al Consiglio Ue), riferiscono le stesse fonti, avrebbero avvertito il ministro che d'ora in avanti non verra' accettato nessun diktat: ogni provvedimento o richiesta della Lega verra' esaminato con la massima attenzione e discusso prima collegiamente, attraverso un approfondito confronto.
Nessuna sorpresa o irritazione, invece, per l'assenza di domani al Cdm di Umberto Bossi. Il Cavaliere, raccontano, gia' era stato informato lunedi' scorso ad Arcore che il Senatur non avrebbe partecipato alla seduta di governo: i due leader si erano dati appuntamento per un colloquio nel fine settimana (o al massimo lunedi') a Milano.
Il Pdl, infatti, raccontano sarebbe sempre piu' tentato di giocarsi la carta dell'abolizione delle province per dare un forte segnale anti-casta nel nome dei tagli alla politica. 'Vogliamo far sentire la nostra voce su alcuni temi fondamentali come le province, chiedendo con modifiche sostanziali alla bozza Calderoli', dice un esponente pidiellino che ha partecipato al summit. L'incontro e' stato anche l'occasione per fare il punto sullo stato dei rapporti con il Carroccio dopo lo 'strappo' consumato sul si' all'arresto di Alfonso Papa.
Alla richiesta di chiarimenti avanzata dai berlusconiani, raccontano fonti del Pdl, Calderoli avrebbe manifestato imbarazzo, non nascondento la sua contrarieta' al voto di ieri. I vertici di via dell'Umilta' (assente Silvio Berlusconi impegnato al Consiglio Ue), riferiscono le stesse fonti, avrebbero avvertito il ministro che d'ora in avanti non verra' accettato nessun diktat: ogni provvedimento o richiesta della Lega verra' esaminato con la massima attenzione e discusso prima collegiamente, attraverso un approfondito confronto.
Nessuna sorpresa o irritazione, invece, per l'assenza di domani al Cdm di Umberto Bossi. Il Cavaliere, raccontano, gia' era stato informato lunedi' scorso ad Arcore che il Senatur non avrebbe partecipato alla seduta di governo: i due leader si erano dati appuntamento per un colloquio nel fine settimana (o al massimo lunedi') a Milano.
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