sabato 16 luglio 2011

ESTARE NERA PER LA CIRCUMVESUVIANA. IPOTESI CHIUSURA NEL WEEK END



NAPOLI – «Chiudere il sabato per riaprire il lunedì» perché «il personale non é più disponibile a prestare servizio in queste condizioni». Gennaro Carbone, amministratore unico della Circumvesuviana, ferrovia centrale nei collegamenti in provincia di Napoli e con il capoluogo campano, lancia un ultimatum al Prefetto, al Questore, all’Eav (Ente autonomo volturno), e alla Regione Campania: «O ci vengono date delle garanzie o si chiude».

venerdì 15 luglio 2011

COSENTINO: GAMBINO USCIRA' A TESTA ALTA


"Sono sicuro che Alberico Gambino, persona perbene, politico stimato dai suoi concittadini, uscirà a testa alta dalla spiacevole vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto. Non ho dubbi che, appena avrà modo, dimostrerà la correttezza della sua azione politica, che Alberico ha sempre amato svolgere con passione e dedizione, al fianco dei cittadini". Lo dichiara il deputato e coordinatore regionale del Pdl in Campania Nicola Cosentino.
"Ad Alberico esprimo la mia vicinanza, certo che la magistratura condurrà le indagini senza pregiudizio, nell'interesse esclusivo della Legge".

GIUNTA CAMERA:OK AD ARRESTO PAPA CON SOLI VOTI OPPOSIZIONI




La Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha detto si' all'arresto del deputato del Pdl Alfonso Papa. Alla votazione hanno preso parte Pd, Idv, Fli e Udc. Il Pdl ha lasciato l'Aula della Giunta e la Lega si e' astenuta.

giovedì 14 luglio 2011

NEL PDL SI FA STRADA IL SOSPETTO DI COMPLOTTO





"Silvio Berlusconi e' tornato silenzioso. Ieri - scrive IL FOGLIO - ha annullato una conferenza stampa prevista con Michela Vittoria Brambilla, ha lasciato la difesa di Fininvest alla figlia Marina (oggi lungamente intervistata da Panorama) ed e' sparito dai radar del Palazzo. Eppure il governo e la maggioranza lavorano, di concerto con le opposizioni, per approvare oggi la manovra in Senato ed entro il fine settimana anche alla Camera.

USA, IL MINNESOTA FALLISCE. CADE UNA STELLA DELL'AMERICAN DREAM



MILANO - The end. Shut down. Il Minnesota è fallito. Mentre l'Unione Europa s'interroga su come salvare la Grecia. Default controllato. Aiuti di Stato. La Bce che compra titoli tossici per finanziare le disastrate finanze elleniche, dall'altra sponda dell'Atlantico l'insolvenza di uno stato sovrano è già realtà. Ed è singolare che accada laddove - ipotizzano gli sherpa della Ue -sia partito l'attacco speculativo (a colpi di short selling) nei confronti delle traballanti economie Piigs.

mercoledì 13 luglio 2011

FLI:DIRIGENTI GIOVANILI,LASCIAMO PARTITO, NO A LINEA GRANATA




'Leggere l'intervista di oggi a Fabio Granata sull'Espresso.it ci conferma nella scelta di rimettere i nostri incarichi nel movimento giovanile di Futuro e Liberta'.
Le scelte di ogni giorno di Fli indicano infatti chiaramente che si valuta la possibilita' di alleanze innaturali, persino con Di Pietro. Noi giovani di centrodestra non intendiamo impegnarci un altro anno solo per venire poi informati all'ultimo di patti con chi di centrodestra non e'. Crediamo che dopo il ritiro di Berlusconi si debba lavorare da subito per un centrodestra nuovo, e ci impegneremo per questo con l'associazione Fareitalia.' Lo affermano in una nota congiunta Giovanni Basini, Matteo Laruffa, Luca Lorenzi, Cecilia Moretti, Antonio Rapisarda, Antonio Riolo e Pietro Urso, Dirigenti Nazionali di Generazione Futuro annunciando le dimissioni dal movimento giovanile di Futuro e Liberta'.

MA COSA AVEVA DETTO GRANATA?

GRANATA: FINI E DI PIETRO FUTURI ALLEATI"Gianfranco e Tonino sarebbero perfetti per costruire insieme il nuovo partito della nazione e della legalità. Non staremo mai più con il Pdl. Urso e Ronchi? Due infiltrati, meno male che se ne sono andati". Lo afferma il futurista Fabio Granata che, intervistato da L'Espresso, propone di "trasformare il movimento di Fini in un partito organizzato che superi le categorie del '900 e di recuperare lo spirito delle origini, più innovativo che moderato". E aggiunge: "I nodi che si sono sciolti in questi giorni con l'allontanamento di Urso, Ronchi e Scalia, le uniche tre persone che realmente non credevano a questo progetto e tra l'altro solo per motivi di organigrammi, rende più chiaro lo scenario. Non va tutto bene - ammonisce Granata - le criticità sono tantissime. Bisogna recuperare lo spirito delle origini e avere il coraggio di definirci più sull'identità culturale e politica che sulle alleanze. Del resto trasformare un grande movimento di opinione che ha in Fini un punto di riferimento in un partito organizzato è un'operazione difficilissima e che richiede tempo. Soprattutto quando costruita su una identità che vuole superare le categorie del '900".
Abbiamo perso molti consensi votando la riforma Gelmini - ragiona il deputato di Fli - in quella fase avevamo un grande consenso soprattutto tra i giovani, che non hanno apprezzato. E poi c'è stata sicuramente qualche contraddizione interna".

martedì 12 luglio 2011

GOLETTA VERDE PRESENTA I DATI DI MARE MOSTRUM IN CAMPANIA



Anche quest'anno stessa spiaggia, stessi guai. Mare Mostrum è in Campania. A lanciare l’sos la Goletta Verde di Legambiente che, navigando nei mari campani, ripresenta i dati del dossier Mare Monstrum.








Parla Gianni Letteri: il sindaco si assuma le sue responsabilità



"Perché ora de Magistris chiede aiuto al premier?"
«De Magistris assuma su di sé la responsabilità assoluta della questione rifiuti. In campagna elettorale ha sempre detto che ce l`avrebbe fatta con le sue forze, perché ora chiede aiuto a Berlusconi?».
Gianni Lettieri, ex sfidante nella corsa alla poltrona di Palazzo San Giacomo, mette nell`angolo Luigi de Magistris sull`emergenza che ha investito anche il nuovo sindaco.
Lettieri, perché invita
il suo ex rivale a fare tutto da solo?

«Perché lo ha promesso in campagna elettorale. Ha sempre detto: risolverò da solo.
Allora lo faccia, individui discariche, indichi una soluzione.
Ma la smetta di lamentarsi e di giocare a scaricabarile. È
troppo facile».
Come giudica la decisione di incontrare Beriusconi?
«Quando io parlavo della legge per Napoli e mi riferivo a quella concessa a Palermo e Catania, lui diceva che doveva finire il tempo delle leggi speciali e ora va a chiedere aiuto al centrodestra?
Abbiamo la prova che de Magistris allora parlava per slogan,
senza nessuna cognizione di causa».
Se pure il sindaco assumesse
su di sé ogni responsabilità, come potrebbe risolvere una situazione
così complessa?

«Innanzitutto trovando le risorse dall`interno. Poi potrebbe fare un accordo con l`A2A (la società che gestisce il termovalorizzatore di Acerra, ndr) e chiedere che una delle tre linee sia utilizzata esclusivamente per Napoli. Sarebbe necessario anche un accordo con un paese straniero per inviare un quantitativo di rifiuti, nel frattempo potrebbe partire con la differenziata. Io, nell`attesa, penserei ad un termovalorizzatore
a Napoli».
Ha proposto le sue idee al governatore Caldoro?
«No, Caldoro ha altre incombenze. Il problema è del sindaco,
è lui che deve prendere decisioni sulla questione rifiuti.
Era il suo primo punto in campagna elettorale ma ha già dimenticato tutto. E non è l`unica promessa che ha disatteso».
Quali sono le altre?
«Aveva detto che non avrebbe dato posti a
politici nella sua giunta. E oggi ci ritroviamo Sodano, Realfonzo,
Tuccillo».

Colpa della monnezza: A Napoli torna il tifo. E De Magistris che fa?



Lo scenario non è quello di una popolazione costretta ad indossare maschere antì-gas come se ci si trovasse nella Tel Aviv sotto minaccia iraniana o nella
Londra di Churchill pressata dall`incubo del dittatore germanico.
Almeno non ancora.
Ma, a giudicare dal nuovo filone di indagine inaugurato dalla Procura di Napoli, la paradossale ed iperbolica immagine la si può intravedere in filigrana. Oggi c`è l`aria di Napoli a dover rispondere di qualcosa: e dovrà darla, una risposta, al super-perito nominato dagli inquirenti che indagano sull`eepidemia colposa» causata dall`omissione di pratiche a tutela della pubblica salute all`intemo del disastro dei rifiuti giacenti in strada. Parliamo dell`inchiesta che ha coinvolto il governatore Stefano Caldoro, secondo l`accusa primo responsabile della permanenza della spazzaturanellevie.Seaciòsi aggiunge anche il caso di "tifo murino" - il primo da 40 anni a questa parte - che ha colpito una persona la scorsa settimana,
ecco che la faccenda si fa (o appare) più complicata.
Sia l`aria napoletana che la patologia tifoidea rappresentano il nuovo "reparto"
su cui si sta concentrando l`attenzione del pool reati contro la pubblica amministrazione. Forse perché a Napoli non esistono centraline perla misurazione dell`inquinamento dell`aria, i magistrati hanno deciso di nominare un perito di fama (ancora ignoto il nome) per capire se vi siano contaminazioni da germi patogeni o altre sostanze e, so prattutto, se esista un nesso causale con l`immondizia: che, a ieri, ancora era nell`ordine di oltre 1.500 tonnellate. Suquesto "dettaglio",come sulla vicenda dell`infezione da tifo, non si registrano particolari
prese di posizione da parte del sindaco De Magistris:l`eco dei 5 giorni necessari per pulire la città risuona ancora forte appunto - nell`aria. Al luminare dell`epidemiologia sarà affiancato un medico legale.
Come tutto ciò sarà tradotto nella pratica induce al ricordo di immagini-tipo dell`epopea napoletana: l`aria di Napoli venduta in boccette ai turisti, agli emigranti o alcuni film con Totò.

Sta di fatto che l`input dalla procura è partito e, pertanto, si dovrà accertare se l`aria, opportunamente catturata in appositi contenitori, contenga microbi e germi vari pericolosi per la salute. Il progetto è sperimentale, nel senso che l`aria incapsulata e analizzata sarà prodotta come prova nell`eventuale dibattimento
una volta chiuse le indagini. Intento nobile, la cui logica potrebbe in teoria interessare qualunque angolo della città:
dalle bancarelle abusive lungo via Marina dove vendono copricerchi
per auto provenienti nella migliore delle ipotesi - dalla Cina agli sfasciacarrozze diffusi in giro, dai piccoli agglomerati "umani" sotto i ponti di San Giovanni e Poggioreale alle officine meccaniche e alle carrozzerie lungo corso Secondigliano. Quanto al caso di tifo balzato agli onori della cronaca, la cartella clinica del paziente sarebbe stata acquisita dalla procura. Ma cos`è il tifo murino? Non è il tifo o la febbre tifoidea cui siamo abituati a pensare: si tratta di una forma,
relativamente lieve, della stessa malattia e si può anche chiamare
"tifo di Telone". Non è esantematica, si trasmette da topo
a topo attraverso la "pulce murina". Può anche colpire l`uomo,
generalmente si presenta nelle aree portuali o nelle zone dove
l`aria è insalubre, nel Maghreb è abbastanza diffuso.
Indipendentemente dalla vicenda dei rifiuti, Napoli è "tecnicamente" un posto
che presenta alcune di quelle caratteristiche, almeno quanto
l`area portuale di Genova o di Venezia. I magistrati, però,
non possono tralasciare alcunché e, di conseguenza, hanno acquisito
pure questo elemento all`interno della più generale indagine
per epidemia colposa.

da Libero